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Ronaldinho1992.
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Dopo una sola stagione completa nel Mondiale Rally la Suzuki ha annunciato di aver deciso di abbandonare il campionato iridato. L'azienda giapponese ha detto che la decisione è stata presa in risposta "alla contrazione delle vendite causate dalla recente turbolenza economica globale". Dopo la Honda in F1, la Suzuki è il secondo colosso motoristico che lascia le competizioni nel giro di poche settimane a causa della crisi economica.
La Suzuki, dopo aver debuttato nel Wrc alla fine del 2007, quest'anno ha corso tutte le prove del Mondiale, anche se i risultati non sono stati certo esaltanti. Contro Citroen, Ford e Subaru, la SX4 si è piazzata rispettivamente al 12° e 13° posto con P.G. Andersson e Toni Gardemeister, chiudendo quinta nella classifica costruttori senza mai riuscire a salire sul podio.
La Casa giapponese continuerà comunque a sostenere i clienti che partecipano al campionato junior, dove vanta due trionfi assoluti dal 2002.
L'annuncio dell'abbandono è tuttavia pesante e arriva nonostante la Fia abbia già da tempo deciso di mettere un freno ai costi anche nel mondo del fuoristrada. Un brutto colpo per i rally, che non riescono a tornare ai fasti di una volta.
Dopo F1 e rally, però, ora è il Motomondiale a tremare. Finora nessuno dei grandi costruttori si è tirato indietro (solo la Ktm ha abbandonato la classe 250, ma per motivi regolamentari) e sembra che non debbano esserci sorprese a breve.
E' però vero che la Honda ha rinunciato alla sua presenza ufficiale nel campionato Superbike Usa, il più prestigioso insieme a quello inglese dopo il Mondiale, limitandosi a fornire supporto ai team satellite. E se Aprilia e Bmw faranno nel 2009 il loro ingresso (ritorno per Noale) tra le derivate di serie, non è detto che qualcuno decida di chiudere i rubinetti improvvisamente là dove i costi sono più alti: la MotoGP.
FONTE: sportmediaset.